“Il nostro nuovo formulato nanotecnologico diventerà un supporto essenziale in ambito industriale per le stamperie e le tipografie e per i viaggi in treno e areo. Stiamo entrano in nuova era dei nanomateriali 5.0 e, dopo anni di studio stiamo puntando su una rivoluzione, che mette al centro della ricerca soluzioni concrete per un cambiamento sociale positivo nella vite delle persone, degli imprenditori e delle società”.
A dirlo la direttrice del laboratorio di nanotecnologie “4ward360”, Sabrina Zuccalà spiegando le caratteristiche dei nuovi materiali nanotecnologici fotocatalitici. “Il nostro intento è incrementare le potenzialità dei nanomateriali in un’ottica di miglioramento della qualità della vita, per un progresso utile alla comunità e non fine a se stesso. Dobbiamo smetterla di parlare di nanotecnologia senza un’ utilità definita, iniziamo ad apportare un cambiamento sociale attraverso applicazioni di nanomateriali. Dobbiamo solo essere consapevoli che essi rappresentano un mezzo per il cambiamento non l’obiettivo finale”. “Il nostro ultimo formulato – prosegue Zuccalà – è stato realizzato in quest’ottica, ed è ideale per tutte le superfici in acciaio satinato o lucido, cromature, metalli verniciati utilizzati in tipografia dove è necessario che la materia da stampare non si ancori sullo stampo, eliminando così anche eventuali interventi manuali con pinze o altri attrezzi, che potrebbero rovinare la finitura o e causare fermi macchina per togliere particolari oggetti incastrati. Riduce dunque, il numero di parti scartate in fase di stampa, dovuti a difetti , replicando esattamente la finitura della superficie. Il trattamento è di facile applicazione e non richiede particolari accorgimenti, strumenti o competenze tecniche e può sostituire l’impiego di additivi distaccanti all’interno del polimero. Non è un materiale tossico o nocivo, e crea una barriera protettiva invisibile nel substrato impedendo allo sporco, al calcare e agli altri contaminanti di aderire alla superficie, fornendo una protezione duratura nel tempo. Grazie alle nanotecnologie possiamo migliorare di molto le prestazioni di questi macchinari per tipografie e stampare anche consecutivamente più di 1000 supporti senza mai bloccare la pressa”.
“Inoltre, se applicata all’interno dell’abitacolo di treni o aerei (finestrini, corpi illuminanti, cielo, sedili) la nanotecnologia fotocatalitica permette una migliore pulizia delle superfici, un abbattimento dei batteri, degradazione degli odori e una migliore qualità dell’aria. Questi trattamenti permettono anche di ridurre il rischio di contagi per via aerea grazie alla capacità di ossidare a livello molecolare un’ampia gamma di batteri e virus. I trattamenti fotocatalitici possono essere applicati sulle superfici plastiche, su quelle metalliche, sul vetro. sulla pelle e sui tessuti. Questo prodotto nanotecnologico svolge infine, la doppia funzione lubrificare parti meccaniche in movimento proteggendole nel contempo dalla corrosione dovuta ad acqua, salsedine, umidità, condensa, acidi e accumulo di sporcizia”. “L’intuizione e l’innovazione – conclude Zuccalà – sono qualità ciò che permettono di fare la differenza nella nuova rivoluzione tecnologica , dove sarà importante adattare questa evoluzione ai reali bisogni dei cittadini risolvendo problemi più o meno complessi della società 5.0, spostando il focus dallo sviluppo dei dispositivi alla diffusione del benessere. Con l’uomo al centro”. (AdnKronos)